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GDPR – Quando è necessario integrare la funzione Unsuscribe nelle comunicazioniemail ai giornalisti?
Risponde L’avvocato Gaia Morelli – membro del comitato privacy dell’Ordine Avvocati di Roma, specializzata nella gestione delle tematiche di governance, compliance, del GDPR.
L’ unsuscribe cioè potersi cancellare, e opt-in e opt-out, sono termini che sentiamo tutti i giorni. Per ricevere delle comunicazioni di marketing o promozionali è necessario il consenso; se l’individuo ha manifestato il proprio consenso dicendo voglio ricevere la newsletter piuttosto che diventando il follower di un sito, piuttosto che manifestando il proprio consenso espressamente mediante un’accettazione per iscritto, allora può ricevere dei comunicati, delle comunicazioni promozionali; in quel frangente qualora l’interessato dovesse cambiare idea, potrà, dovrà avere il diritto di potersi cancellare con la stessa facilità con cui si è iscritto; è importante quindi, che in ciascuna newsletter sia indicato anche il bottone di unsuscribe in base al quale in maniera efficace, si possa cancellare il nominativo o l’indirizzo email dalla mailing list che riceve quella newsletter; questo però è nettamente diverso da un comunicato stampa, l’ufficio stampa manda dei comunicati stampa ad un soggetto che, giornalista, dovrebbe poter scrivere e dare poi diffusione a quel comunicato stampa, il giornalista non riceve invece una comunicazione di carattere prettamente commerciale, non è necessario quindi che ci sia il pulsante di unsuscribe; è anche vero però che ciascun interessato, ciascun individuo in quanto tale ha il diritto di richiedere la cancellazione dei propri dati da qualunque lista o banca dati, di conseguenza ciascun titolare si deve strutturare in maniera tale da avere delle policy interne che garantiscono una pronta risposta all’interessato e l’immediata cancellazione entro i termini previsti dal regolamento.
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