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Il comunicato stampa: un evergreen intramontabile

Il comunicato stampa è uno di quegli elementi che resistono nel tempo e sono belli ancorati nella cassetta degli attrezzi di ogni giornalista. Cartaceo, pdf, email, word o presentazione, il comunicato stampa è innanzitutto un documento.

Potremmo dire che è “il” documento. Quel documento assolutamente fondamentale a corredo e sostegno di un evento o di una notizia che equivaglia un evento, ricco di informazioni e spesso anche di contenuti multimediali.

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Che cos’è un comunicato stampa

Qualunque sia il suo formato – pdf, testo mail, word o altri – bisogna innanzitutto capire e accettare una cosa: il comunicato stampa è un mezzo di comunicazione per determinate fasce di pubblico. Importante è sottolineare il suo scopo principale, in modo da capirne e gestirne le sue caratteristiche: comunicare, informare, diffondere.

A chi inviare un comunicato stampa

Il pubblico a cui si rivolge è un pubblico di addetti al settore. Giornalisti, naturalmente ed in primis, blogger, esperti, addetti ai lavori, comunicatori di vario tipo. Focalizzare l’attenzione su chi davvero dovrà leggere questo comunicato stampa è molto importante: come sa molto bene chi lavora nel marketing, capire chi è il proprio target è quasi metà dell’opera.

Utilissimo fare un’attenta ricerca e selezione di indirizzi, mail e redazioni. Rintracciare mail e numeri spesso è più insidioso di ciò che si può pensare, e diramare la notizia giusta alle persone sbagliare è un vero peccato. La fase di ricerca iniziale è molto importante e delicata e porta via moltissimo tempo.

Esistono diversi servizi di ricerca e selezione di mailing list settoriali, da importare direttamente nella propria posta elettronica: uno di questi è offerto proprio da Mediaadress che seleziona e ricerca gli indirizzi corretti delle fasce di target più adatto alle proprie esigenze.

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Giornalisti, blogger, addetti del settore, editori, caporedattori…

Questi sono solo alcuni dei possibili destinatari del comunicato stampa. Tutti accomunati da un’unica grande qualità: la scarsità del tempo. Le caselle mail dei giornalisti sono peggio dei castelli infestati. Idem quelle di direttori, editori e redattori in generale. Ma anche blogger e influencer non scherzano.

Quando poi si avvicina la data di un evento particolare, le caselle mail diventano delle vere e proprie foreste selvatiche. I giornalisti ricevono centinaia di mail al giorno e la gran parte di queste sono comunicati stampa. Com’è facilmente intuibile, il tempo e l’attenzione che dedicano a ciascuna di queste è davvero molto labile. Quindi, se volete che il vostro comunicato stampa non venga cestinato ancor prima di esser letto o peggio bollato come spam, ricordiamo la regola aurea del perfetto comunicato stampa: brevità e chiarezza.

Inutile perdersi in fronzoli, lirismi e ricercatezze. Il giornalista non lo leggerà o, peggio, la cosa lo indispettirà se dovrà perdere tempo a trovare le informazioni di cui ha bisogno nel testo. E non serve scrivere tanto, ma piuttosto scrivere il giusto.

Fornire, semmai, altre informazioni aggiuntive può essere utile – ad esempio, link a interviste, biografie accurate, estratti o anteprime.. – in modo tale che chi voglia possa approfondire autonomamente.

Come scrivere il comunicato stampa (che sia letto)

La difficoltà maggiore di scrivere un comunicato stampa è far sì che sia letto. Un’impresa che sembra impossibile ma che invece è raggiungibile.

In generale: meglio scrivere un comunicato su un foglio A4 e mantenere il testo sulle 60 battute circa. Usare un font leggibile come Sans Serif, una grandezza di almeno 11 pt e un’interlinea tra 1,5 e 2,5 è il minimo.

Differenziare titolo, sottotitolo, testo è altrettanto importante. Non è tutto. Ecco alcuni altri sapienti accorgimenti.

Il titolo del comunicato stampa

Contrariamente a quello che potreste pensare, qui non abbiamo bisogno di effetti speciali ma di chiarezza. Concisione, precisione, e parole chiave nel caso in cui il testo vada trasmesso anche online. Il titolo ha il solo scopo di far capire al giornalista di cosa stiamo parlando: via la fuffa, quindi, andiamo dritti al sodo. Il lead, ossia come catturare l’attenzione

Parola d’ordine: notizia.

Nel lead bisogna trovare la ciccia, quella notizia che fa il comunicato stampa.

La Reuters afferma nel manuale per i suoi giornalisti il lead non dovrebbe mai superare le quattro righe e le trenta parole.

A volte capita di dover scrivere comunicati stampa privi di grandi notizie originali. La famosa regola giornalistica delle 5 W può venire in aiuto, magari sottolineando quale elemento è il più interessante: da questo può scaturire la notizia.

Incipit con luogo e data

Ripetere luogo e data – che probabilmente avrai già inserito nel titolo – ha senso: è possibile che il giornalista copi e incolli il comunicato, tutto o in parte, modificandone solo il testo. Perciò, meglio riportare tutte le informazioni importanti nel testo.

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La regola della piramide rovesciata

Per scrivere il contenuto, è il caso di seguire la regola della piramide rovesciata: titolo chiaro, incipit breve, lead con la notizia, paragrafi di contorno, contatti alla fine. Quest’ultima parte è importante.

Arrivare in fondo con un box di recap delle informazioni più rilevanti e i contatti dell’ufficio stampa/ente organizzatore o dell’evento, dà modo al giornalista di fissare ulteriormente le informazioni e di riutilizzare lo schema per gli utenti finali.

Importante anche è non dimenticarsi mai le immagini. Di buona qualità e ufficiali, ma non super pesanti – a meno che non siano particolarmente significative per la notizia. In quel caso, meglio condividere una cartella drive.

Non è tutto: come si invia un comunicato stampa?

Il 99% delle volte il comunicato stampa si invia tramite mail, in vari formati di testo. Alcuni lo scrivono direttamente nel testo della mail. Se c’è la cartella stampa, è bene inserirlo all’interno – ma l’invio del comunicato dev’essere comunque stato effettuato precedentemente. Qualunque sia la via scelta, è molto importante aggiungere alcune righe di presentazione e accompagnamento al comunicato stesso.

Anche qui, celerità e chiarezza delle informazioni è fondamentale. Andare dritti al nocciolo della questione è molto importante perché aiuta il giornalista a capire subito cosa c’è nella notizia e se è interessato o meno. Non esistono ricette magiche o uniche per questo mestiere, perciò è consigliabile scrivere diversi tipi di comunicati e di mail, mixarli, provarli su pubblici differenti, per capire quale funziona meglio e perché.

Una cosa è certa: pur nel 2020, dal comunicato stampa non si può prescindere, perciò preparatevi a scrivere, imparare e familiarizzare con questo vetusto ma ancora molto attivo, strumento di comunicazione.

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