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GDPR per gli Uffici Stampa, come proteggersi?

Ieri 10 dicembre 2019 si è tenuto il Webinar sul tema del GDPR, con la partecipazione dell’avvocato Gaia Morelli.

La diretta video è una modalità estremamente pratica per discutere di temi rilevanti e a tratti anche abbastanza complessi con l’intervento di esperti del settore, pronti a rispondere a qualsiasi domanda dei partecipanti.

Cos’è il GDPR? Acronimo di General Data Protection Regulation, è un regolamento sul trattamento dei dati personali da parte di aziende e di PA. Questa normativa è in vigore dal 25 maggio 2018 in Europa ed è di particolare interesse per chi si occupa di attività di Comunicazione, di Marketing e di Ufficio Stampa.

Ecco, il Webinar di ieri ha risposto a questa e a molte altre domande sull’argomento. Vediamone alcune:

  • Il fatto che le comunicazioni dell’ufficio stampa siano o meno di carattere commerciale, cambia la gravità delle sanzioni?
  • I dati raccolti in molti anni di relazioni con i giornalisti devono essere giustificati? L’assiduità dei rapporti produce un consenso implicito al trattamento?
  • Qual è la procedura corretta per maneggiare i dati dei clienti?

Se siete curiosi di saperne di più ecco qui il link del sito dove potete guardare il Webinar per intero.

GDPR: cosa cambia davvero?

Alla base di questa regolamentazione vi sono i principi di: tutela della privacy, trasparenza e responsabilizzazione.

  • Tutela privacy del cliente: non perdere, distruggere o modificare i dati dei clienti
  • Trasparenza: comunicare le informative sulla privacy e come avverrà il trattamento dei dati in modo chiaro e semplice;
  • Responsabilizzazione: l’azienda deve comprendere l’importanza del valore dei dati trattati e i rischi che esso comporta;

Ma di fatto cosa cambia per quanto riguarda il rapporto degli uffici stampa con la propria lista di contatti?

L’obbligo di consenso da parte dei giornalisti presenti nella lista è, di fatto, il più grande cambiamento. Per mandare comunicati stampa è necessario richiedere ed avere il consenso da parte dei soggetti interessati, altrimenti il rischio è quello di incorrere in gravi sanzioni (da 10mila a 120mila euro).

Qualsiasi azienda che tratta dati personali di una lista di clienti deve avere un DPO (Data Protection Officer), che si occupi di mettere in pratica e far rispettare il GDPR o in alternativa vi sono delle banche dati, come ad esempio, Mediaddress che si offre come collegamento diretto tra giornalisti, uffici stampa e agenzie di PR per l’invio di comunicati stampa.

Infatti Mediaddress, rispettando le normative sulla privacy e trattando dati conformi al GDPR, è uno strumento efficace per evitare di incorrere in infrazioni del regolamento sulla trattazione dei dati; e permette di raggiungere giornalisti in tutto il mondo accorciando notevolmente anche i tempi di interazione.

Se siete interessati all’argomento o a causa dell’elevato numero di iscritti non vi è stato possibile partecipare, a breve ci saranno altre date disponibili!

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